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Le Pô des Lacs (en italien)

L'aire de Carmagnola

Voiture         Intérêt principal : panorama Intérêt principal : histoire 
  • Municipalités concernées : Carignano, Carmagnola, Racconigi

E' bella questa pianura tranquilla in cui scorre lento il Po. Le sue grandi anse segnano la campagna arata. Rada la vegetazione spontanea, addossata alla sponda, pioppi, salici, acacie, arbusti di sambuco. Molte strade la attraversano, ma sono quelle minori, in alcuni casi sterrate, molte volte bordate da pioppi cipressini, che ci riservano incontri inaspettati. Vecchi mulini ad acqua perfettamente conservati, ad esempio in borgo Cornalese a Villastellone, in frazione Borgonuovo ad Osasio o in zona Gallè a Cambiano. Dei molti di un tempo ne è rimasta traccia nei numerosi toponimi che racchiudono le parole "mulini o molino".

Altri frammenti di vita popolare sono contenuti nei nomi dei luoghi che si trovano indicati nei registri catastali: vigneti, grandi alberi, fornaci, zone in cui crescevano gli arbusti utilizzati per intrecciare le ceste. Ovunque coltivi, orti e frutteti. Sono molti i luoghi da visitare, notevoli le testimonianze di antichi fasti.

Nella zona sono peraltro presenti interessanti spazi museali legati alla vita contadina: l'Ecomuseo della Canapa a Carmagnola ed il museo delle arti contadine a Villastellone.
In corso di ampliamento, sempre a Carmagnola, merita una visita il Museo Civico di Storia Naturale. Nato nel 1973 grazie alla passione di alcuni giovani naturalisti locali è diventato uno dei punti di riferimento naturalistico piemontese. Dalla cascina, al cui interno si possono noleggiare biciclette, ha inizio un percorso autoguidato sia pedonale che ciclabile che raggiunge il Bosco del Gerbasso.

Da visitare il Santuario del Valinotto a quattro chilometri da Carignano, in cui un ecclesiastico praticava esorcismi, a Castagnole Piemonte, una delle dimore ottocentesche che si dice siano appartenute alla Bela Rosin, Duchessa di Miraflores. I castelli di Carpenetta, nel Comune di Casalgrasso e di Faule, a guardia di un guado sul Po; castelletti in rovina, Castel Rainero a Pancalieri, Castello Rivera nei pressi di Trofarello, nuclei d'epoca: Brillante, piccola frazione con un bel forno, situato tra Virle e Osasio e borgo Cornalese. Quest'ultimo è parte dell'antico contado "di Bulgari", fondato attorno all'anno mille da genti di bulgaria, collegato alla Città di Carignano da una stretta via diritta e sterrata. La facciata lunga e sottile della villa privata, Villa De Maistre, in un tenue giallo piemontese, si amalgama docilmente nell'insieme delle strutture. L'acqua della bealera "dei molini" fa girare la ruota di un piccolo mulino.

Di grande interesse il Castello di Racconigi, al centro dell'abitato, una delle residenze estive di Casa Savoia. E' circondato da un parco di ottanta ettari voluto da Carlo Alberto nella prima metà dell'800. Il formale giardino seicentesco viene riprogettato, si pensa ad un tocco più naturale. Vi sono alberi secolari intrecciati, robusti, frassini, carpini bianchi, farnie, accanto ad un gran numero di specie esotiche. Protetto da un'alta cinta muraria, un bosco così ricco attira varie specie di uccelli; nidificano, tra gli altri, la poiana, il gheppio, l'airone cenerino e l'allocco. Naturalmente privilegiate sono le specie che fanno il nido all'interno di cavità.
Nei pressi vi sono belle cascine nobiliari. Migliabruna, che conserva sulla facciata lo stemma Savoia, è un esempio di architettura rurale, perfetta, pulita, con annesso, nel bel cortile quadrato, una piccola chiesa. I tetti in cotto sono arricchiti da una selva di camini. Nei dintorni vi sono Streppe e Migliabruna nuova.

Poco distante, a cascina Stramiano, si trova un Centro LIPU, nato nel 1985 al fine di reintrodurre la Cicogna bianca in Italia. Ora questi grandi uccelli sono molto diffusi nella zona e nidificano anche sui tetti del castello.
Il Centro, che si estende su una superficie di 6 ettari, dei quali 2 allagati a palude, si occupa anche del Progetto anatidi che include il programma di reintroduzione del Gobbo rugginoso.

Paesi, frazioni, cascine, la vita rurale è stata intimamente legata al fiume. Il Po era utilizzato per irrigare i campi, per ricavare sabbia e ghiaia per l'edilizia, per nutrirsi, per spostarsi. Sul Po, in questo tratto, sono ormeggiate le barche dal fondo piatto usate, anche su fondali bassi, con una tecnica caratteristica. La tecnica del remare di punta permette di risalire la corrente anche dove l'acqua è poca e rapida. Si utilizza un remo lungo e sottile che termina con un rinforzo metallico. Il barcaiolo lo pianta nella ghiaia, si dà la spinta per muovere l'imbarcazione e lo estrae rapidamente. Occorre essere abili e veloci per evitare di condurre la barca in secca. La piana ha vocazione agricola, sono molte le sagre e le fiere che vi si svolgono. Le coltivazioni di menta piperita e di altre erbe aromatiche fanno parte della tradizione di Pancalieri, ai margini estremi del Parco del Po, dal tempo in cui il francese Charles si accorse della predisposizione di questi terreni verso queste colture e vi insediò grandi alambicchi per la distillazione.

Al peperone, la cui coltura occupa centinaia di ettari nel carmagnolese, è dedicata una importante sagra estiva nella cittadina. In questo periodo su colorati banchetti improvvisati, legati ai trattori, trasportati su rimorchi o furgoni, gli agricoltori vendono i loro prodotti ai margini delle strade.

A Carmagnola ed a Carignano vi sono molte cascine che vendono direttamente i loro prodotti. Una costellazione di piccole e grandi Riserve, le Riserve Naturali Speciali del Maira, della Lanca di S. Michele, della Lanca di S. Marta e della confluenza del Banna, l'Area Attrezzata del Po morto, disegna le sponde del Po, segue il suo corso, presidia confluenze, luoghi di sosta dell'avifauna, boschetti ripariali. Ovunque sulle sue sponde abitano cinciarelle, scriccioli, codibugnoli.

Le Pô des Lacs (en italien)
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