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L’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese: comuni e confini di un nastro di 200 chilometri lungo il Po e di altre porzioni di territorio circostanti

( 06 Aprile 2021 )

L’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese, ente strumentale della Regione Piemonte, derivante dalla legge regionale 27/3/2019, n. 11 che ha parzialmente modificato la L.R. 29/6/2009, n. 19 «Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità», gestisce a partire dal 1° gennaio 2021 tre Parchi: il Parco naturale del Po piemontese e il Parco naturale del Bosco della Partecipanza e delle Grange vercellesi – di nuova istituzione – e il Parco naturale della Collina di Superga. Le Riserve naturali di sua competenza sono cinque: la Riserva naturale del Bosco del Vaj, la Riserva naturale del Mulino Vecchio, la Riserva naturale dell’Isolotto del Ritano, la Riserva naturale di Castelnuovo Scrivia e la Riserva naturale del Torrente Orba. In totale, circa 16.000 ettari.

Gestisce anche numerosi siti della Rete Natura 2000 – Siti di Importanza Comunitaria (SIC), Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS) – che si sovrappongono in buona parte alle aree protette appena elencate e sono: 

17 ZSC (IT1110002 - Collina di Superga, IT1110009 - Bosco del Vaj e Bosc Grand, IT1110016 - Confluenza Po-Maira, IT1110017 - Lanca di Santa Marta (Confluenza Po-Banna), IT1110018 - Confluenza Orco-Malone, IT1110019 - Baraccone (confluenza Po-Dora Baltea), IT1110024 - Lanca di San Michele, IT1110025 - Po morto di Carignano, IT1110050 - Mulino Vecchio (fascia fluviale del Po), IT1120002 - Bosco della Partecipanza di Trino, IT1120007 - Palude di San Genuario, IT1120008 - Fontana Gigante (Tricerro), IT1120013 - Isolotto del Ritano (Dora Baltea), IT1120023 - Isola di S. Maria, IT1180002 - Torrente Orba, IT1180005 - Ghiaia Grande (Fiume Po) e IT1180027 - Confluenza Po-Sesia-Tanaro), per un totale di oltre 13.000 ettari;

13 ZPS (IT1110017 - Lanca di Santa Marta (Confluenza Po-Banna), IT1110018 - Confluenza Orco-Malone, IT1110019 - Baraccone (confluenza Po-Dora Baltea), IT1110024 - Lanca di San Michele, IT1110025 - Po morto di Carignano, IT1110070 - Meisino (confluenza Po-Stura), IT1120002 - Bosco della Partecipanza di Trino, IT1120008 - Fontana Gigante (Tricerro), IT1120013 - Isolotto del Ritano (Dora Baltea), IT1120021 - Risaie vercellesi, IT1120029 - Paludi di S. Genuario e S. Silvestro, IT1180002 - Torrente Orba e IT1180028 - Fiume Po - tratto vercellese alessandrino), per un totale di oltre 22.000 ettari;

3 SIC (IT1120030 - Sponde fluviali di Palazzolo vercellese, IT1180031 - Basso Scrivia e IT1180032 - Bric Montariolo), per un totale di circa 1.700 ettari

L’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese ha unito esperienze degli Enti di gestione delle Aree protette del Po vercellese-alessandrino e delle Aree protette del Po torinese e interessa il territorio di 53 comuni: Alluvioni Piovera, Bassignana, Bosco Marengo, Bozzole, Camino, Capriata d’Orba, Casal Cermelli, Casale Monferrato, Castelnuovo Scrivia, Coniolo, Frassineto Po, Gabiano, Isola Sant’Antonio, Moncestino, Morano sul Po, Pecetto di Valenza, Pontestura, Predosa, Valenza, Valmacca (in provincia di Alessandria); Casalgrasso (in provincia di Cuneo); Baldissero Torinese, Brandizzo, Brusasco, Carignano, Carmagnola, Castagneto Po, Cavagnolo, Chivasso, La Loggia, Lauriano, Lombriasco, Mazzè, Moncalieri, Monteu Da Po, Pino Torinese, Rondissone, San Mauro Torinese, San Sebastiano Da Po, Torino, Torrazza Piemonte, Verolengo, Verrua Savoia, Villareggia, Villastellone (in provincia di Torino); Cigliano, Crescentino, Fontanetto Po, Livorno Ferraris, Palazzolo Vercellese, Saluggia, Tricerro e Trino (in provincia di Vercelli).

Il primo progetto unitario del nuovo Ente-Parco è la realizzazione della “FORESTA CONDIVISA DEL PO PIEMONTESE”, che intende riprendere e consolidare gli interventi di riqualificazione ambientale avviati negli ultimi 30 anni lungo la fascia fluviale del Po e nelle aree circostanti, per metterli a sistema e giungere a costituire una “foresta di vicinato” di circa 200 chilometri. L’ambizione è di creare una diffusa rete ecologica, raggiungibile da casa con mezzi lenti da parte dei cittadini dei centri abitati limitrofi, costituita da una grande quantità di alberi e arbusti locali (circa 1,5 milioni corrispondenti agli abitanti dei Comuni facenti parte delle Aree protette del Po piemontese), con ampie radure, siepi, filari, praterie e zone umide: un nastro verde e azzurro che si snodi lungo i 200 chilometri del territorio compreso fra Casalgrasso (confluenza Po-Maira) e il confine con la Lombardia (confluenza Po-Scrivia).

Questa iniziativa è stata definita “condivisa” poiché tutti possono diventare partner della realizzazione, ognuno per la proprie competenze e sensibilità. A partire dagli Enti locali e altri comparti della pubblica amministrazione sino al semplice cittadino, dalle aziende agricole ad altri soggetti imprenditoriali privati. 

Come valore aggiunto, buona parte della FORESTA CONDIVISA DEL PO PIEMONTESE potrà costituire un elemento di supporto alla dorsale ciclopedonale VENTO (Venezia-Torino) accompagnandone circa 150 chilometri.

La sede legale dell’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese è a Valenza in piazza Giovanni XXIII, n. 6 - tel. 011.4321011, mentre le sedi operative si trovano a Casale Monferrato in viale lungo Po Gramsci, n. 10 - tel. 0142.457861, a Castagneto Po in via Alessandria, n. 2 - tel. 011.4326550 e a Moncalieri in corso Trieste, n. 98 - tel. 011.4326520; PEC (posta elettronica certificata): parcopopiemontese@pec.it; www.parcopopiemontese.it.

Questi i confini delle Aree protette del Po piemontese: http://www.areeprotettepotorinese.it/mappa.php.             

Qui si trovano le planimetrie di tutte le aree protette regionali piemontesi, delle aree contigue e delle zone naturali di salvaguardia, comprese quindi quelle che fanno capo all’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese: http://www.cr.piemonte.it/arianna/dwd/leggi/L2009019/L2009019A20200701.pdf e questo è il link per vedere il testo della L.R. n. 19/2009 in vigore dal 1°/1/2021: (http://arianna.cr.piemonte.it/iterlegcoordweb/dettaglioLegge.do?urnLegge=urn:nir:regione.piemonte:legge:2009;19@2021-01-05&tornaIndietro=true).

E’ già iniziata l’installazione delle tabelle che delimitano le aree protette di competenza del nuovo Ente-Parco, lungo i 433 km di perimetro dei 3 Parchi naturali e delle 5 Riserve naturali, mentre per i siti della Rete Natura 2000 saranno poste tabelle segnaletiche nei principali punti di accesso.

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Il Po ai Murazzi di Torino (F. Andrea Miola - arch. Aree protette Po piemontese)
Il Po ai Murazzi di Torino (F. Andrea Miola - arch. Aree protette Po piemontese)
 
Moncestino (foto arch. Aree protette Po piemontese)
Moncestino (foto arch. Aree protette Po piemontese)
 
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