- Collaborazioni e progetti speciali
- Ente+
- Idrologia e geomorfologia
- Urp
Hanno ufficialmente “preso servizio” il 17 marzo. Ricevuta la maglietta distintiva, gli Amici delle Aree protette del Po piemontese sono pronti a mettersi in gioco: 22 adulti, 8 associazioni e 2 minorenni con una grande passione per la natura, tanti universitari che stanno compiendo il loro percorso di studi nelle materie più vicine ai temi trattati dall’Ente-Parco, come scienze naturali o scienze forestali, ma anche pensionati che metteranno a disposizione il loro tempo, eccezionali gli ultraottantenni di Brusasco che hanno già deciso di occuparsi di piccole manutenzioni; quanto ai minorenni, seguiranno la loro mamma tecnico dell’Ente-Parco.
I volontari fanno parte dell’Albo degli Amici delle Aree protette del Po piemontese, un elenco in divenire che sarà rivisto ogni sei mesi per coinvolgere tutti coloro che vorranno aderire; c’è movimento, dovuto anche al passaparola. Prossimo aggiornamento a giugno dunque.
Nel primo incontro ufficiale, che si è svolto nella sede operativa dell'Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese di Cascina Le Vallere a Moncalieri, sono state illustrate tutte le attività alle quali potranno dedicarsi e il contesto territoriale di riferimento che include anche la Foresta condivisa del Po piemontese; una volta scelta l’occupazione più consona, ogni gruppo sarà contattato dai referenti dell’Ente-Parco per essere coinvolto negli orari e con le modalità indicati.
Le attività alle quali collaborare sono davvero molte, di relazione con il pubblico ad esempio, fornendo informazioni nelle aree più frequentate e stimolando comportamenti positivi come il raccogliere i propri rifiuti e non accendere fuochi, o in occasione di eventi a grande affluenza, quando è necessario fornire indicazioni sulle modalità di accesso, sui servizi principali, sulle principali attrattive, oppure ancora dando il proprio contribuito alle iniziative di educazione ambientale
Altri ambiti di azione sono i monitoraggi di fauna e flora: in questo caso i volontari affiancheranno i guardaparco o i tecnici dell’Ente-Parco, ad esempio nelle operazioni di rilevamento dell’avifauna svernante, delle garzaie, delle farfalle o del cervo volante. Alcuni volontari con una particolare formazione potranno invece geolocalizzare le tracce del lupo su percorsi prestabiliti. I volontari avranno anche l’opportunità di dedicarsi alle piccole manutenzioni, tenendo in ordine le aree verdi, con interventi semplici ma utilissimi.