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Palazzo Carignano a Torino

Dove nacque il primo re d'Italia e ora ospita il Museo del Risorgimento

Unesco World Heritage

Nel cuore aulico della Torino sabauda, a pochi passi dalle piazze Castello e S. Carlo e dai palazzi Madama e Reale e dal Museo Egizio, sorge uno dei palazzi più importanti per la storia e l'architettura non solo di Torino, ma dell'intera Italia: Palazzo Carignano. L'edificio odierno è il risultato della somma di due diversi corpi di fabbrica, costruiti in epoche differenti (Seicento e Ottocento).
Il primo nucleo di Palazzo Carignano fu realizzato nella seconda metà del XVII secolo (1679-1684), per volontà di Emanuele Filiberto di Savoia-Carignano (detto il Muto, figlio di Tommaso), il quale commissionò un palazzo per la propria famiglia al celebre padre teatino siciliano, architetto e matematico, Guarino Guarini (costruttore anche della famosa Cappella della Sacra Sindone e della Real Chiesa di San Lorenzo). Il Guarini progettò un edificio splendido, che rappresenta ancora oggi una delle opere più originali ed importanti del barocco non soltanto piemontese, ma anche italiano ed europeo, in mattoni a vista, con una pianta originariamente ad U ed una singolare struttura architettonica, costituita da una torre ellittica leggermente arretrata in facciata e due ali laterali, che formano un cortile quadrato.

Nella monumentale facciata principale in mattoni a vista, sul lato occidentale, l'ellisse è distinguibile poiché si fa spazio sinuosamente, in una facciata che presenta un movimentato gioco di linee concave e convesse, davvero originali rispetto alla linearità degli edifici torinesi dell'epoca. Dal cortile interno invece il corpo ellittico spicca tra le ali laterali, superandole in altezza.
Questa originalissima configurazione è forse riconducibile ai progetti di Gian Lorenzo Bernini per il palazzo del Louvre e al Castello di Vaux-le-Vicomte, ma anche ai progetti del Borromini per l'Oratorio dei Filippini a Roma, richiamato anche nell'uso del laterizio a vista. I mattoni sono perfettamente arrotati e stuccati con malta di polvere di cotto. Le decorazioni della facciata, anch'esse in cotto, presentano rimandi ad avventure e imprese dei Carignano. Fra queste si nota, sulle finestre del piano nobile, il fregio raffigurante una testa di Indiano d'America, che ricorda la vittoria riportata a fianco dei Francesi nel 1667 dal reggimento Carignan-Salières, contro i nativi Irochesi, durante la colonizzazione del Canada.
Il grande fregio decorativo in metallo presente sulla facciata principale e recante la scritta "Qui nacqve Vittorio Emanvele II" fu aggiunto nel 1884 da Carlo Ceppi, rispettando lo stile barocco del palazzo.

Gli interni di Palazzo Carignano sono riccamente decorati con affreschi, stucchi, intagli. Fra gli affreschi si notano quelli di Stefano Legnani, detto il Legnanino (1660-1715).
Dal vestibolo due scaloni in curva portano al piano nobile, dove si trovava il salone delle feste, a pianta ellittica.

Il palazzo fu dimora del ramo dei principi di Carignano della famiglia Savoia, che lo abitarono ininterrottamente fino al 1799, anno in cui il governo napoleonico adibì il palazzo a sede della Prefettura del Dipartimento del Po. Qui nacquero sia il re Carlo Alberto, nel 1798, sia suo figlio, il re Vittorio Emanuele II, nel 1820.
Qui il 21 marzo 1821 il principe reggente Carlo Alberto lesse il proclama che annunciava la concessione della Costituzione di Spagna, presto revocata. Quando nel 1831 il re di Sardegna Carlo Felice di Savoia morì senza figli maschi, la corona passò al ramo di Savoia-Carignano della famiglia, nella persona di Carlo Alberto di Savoia-Carignano, che pertanto nel 1831 divenne re di Sardegna.
Con l'ascesa al trono di Carlo Alberto di Savoia-Carignano, la famiglia dei Carignano nel 1831 si trasferì a Palazzo Reale, mentre Palazzo Carignano fu utilizzato per ospitarvi prima il Consiglio di Stato, poi la direzione delle Poste. Quando, nel 1848, l'edificio fu destinato a diventare la sede di un ramo del Parlamento Subalpino, e precisamente della Camera dei Deputati, l'architetto Carlo Sada modificò lo splendido salone delle feste all'interno del corpo ellittico, per creare qui l'aula della Camera dei Deputati del Regno di Sardegna.
Quando nel 1861 Torino divenne la capitale d'Italia, l'aula della Camera dei Deputati non fu più sufficiente per contenere tutti i deputati provenienti dalla varie parti d'Italia. Fu pertanto ordinato un notevole ampliamento del palazzo, sul lato interno, verso oriente, costruendo una nuova ala, su progetto di Gaetano Ferri (1864-1871) e lavori condotti da Giuseppe Bollati. Qui avrebbe trovato posto una nuova e più capiente sala rettangolare, che avrebbe dovuto essere la sede della Camera dei Deputati del Regno d'Italia.
In via provvisoria le sedute della Camera dei Deputati del Regno d'Italia si svolsero sotto un grande tendone allestito nel cortile del medesimo Palazzo Carignano.
Quando la nuova ala di Palazzo Carignano fu terminata, la capitale del regno era tuttavia già stata trasferita a Firenze e poi a Roma e dunque la grande sala rettangolare non fu mai usata per lo scopo per il quale era stata prevista, quello di Camera dei Deputati del Regno d'Italia.
La nuova facciata posteriore di Palazzo Carignano, rivolta sulla retrostante piazza Carlo Alberto, è in stile eclettico, con pietra bianca e stucco rosa arricchita da fastose lesene e colonne, con un porticato al piano terra e sormontata da una balaustra sulla sommità rialzata al centro.

Dopo il trasferimento della capitale, il prestigioso edificio fu adibito ad ospitare il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, la Deputazione Subalpina di Storia Patria, l'Istituto di Studi di Storia del Risorgimento e la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici del Piemonte.

A seguito della riforma del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Palazzo Carignano è ora sede degli uffici del Polo museale del Piemonte. Dal 2011 grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo, è stato aperto un percorso stabile di visita agli Appartamenti dei Principi. Si tratta di un percorso concepito 'in divenire', destinato cioè ad ampliarsi e arricchirsi a mano a mano che le indagini avviate aumenteranno il livello di conoscenza sul palazzo, sulle vicende e sui personaggi che lo hanno abitato.

Da aprile 2006 fino a marzo 2011 il Museo del Risorgimento è rimasto chiuso per un impegnativo intervento di restauro e modifica. Il museo riallestito è stato inaugurato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 18 marzo 2011. Nel nuovo percorso di visita è inclusa anche l'aula della Camera dei Deputati del Regno di Sardegna, conosciuta anche col nome di "Parlamento Subalpino".

Sul lato occidentale di Palazzo Carignano sorge Piazza Carignano, delimitata a sud dal Palazzo del Collegio dei Nobili, che ospita il Museo Egizio e ad ovest dal Teatro Carignano e dal Ristorante del Cambio, frequentato regolarmente da Cavour.

Sul lato orientale di Palazzo Carignano sorge la piazza Carlo Alberto, dominata al centro dal monumento equestre a Carlo Alberto (opera di Carlo Marocchetti, 1861). Sul lato opposto questa piazza è delimitata dalla facciata neoclassica delle ex scuderie del principe di Carignano, che ora ospitano la Biblioteca Nazionale Universitaria.

Dal 1997 il Palazzo Carignano, come tutte le residenze sabaude, è tutelato dall'Unesco, che lo ha iscritto fra i beni considerati "Patrimonio dell'Umanità".

Per informazioni e visite:
Museo del Risorgimento: www.museorisorgimentotorino.it
Palazzo Carignano - Appartamenti dei Principi: www.polomusealepiemonte.beniculturali.it

Comune: Torino (TO) | Regione: Piemonte | Localizza sulla mappa
La facciata guariniana di Palazzo Carignano
La facciata guariniana di Palazzo Carignano
(foto di: Andrea Miola)
 
Il balcone dell'aula della Camera dei Deputati
Il balcone dell'aula della Camera dei Deputati
(foto di: Inga Dreimane)
 
La facciata ottocentesca di Palazzo Carignano, prospiciente piazza Carlo Alberto
La facciata ottocentesca di Palazzo Carignano, prospiciente piazza Carlo Alberto
(foto di: Inga Dreimane)
 
La torre ellittica vista dal cortile di Palazzo Carignano
La torre ellittica vista dal cortile di Palazzo Carignano
(foto di: Inga Dreimane)
 
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