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Sorta durante il Seicento per volere di Carlo Emanuele II come sede stabile per la pratica venatoria dei Savoia, la Venaria Reale fu successivamente trasformata in sontuosa dimora reale da Vittorio Amedeo II che affidò le opere agli architetti M. Garove, F. Juvarra e successivamente a B. Alfieri. Il complesso venne così arricchito di gallerie e padiglioni alla francese, ampie citroniere e scuderie in grado di ospitare migliaia di cavalli, mentre nel vastissimo Parco della Mandria, creato come riserva di caccia del re, fu costruita, su disegno di Juvarra, la Palazzina della Mandria, in cui si allevavano e custodivano i cavalli usati nelle battute di caccia. In seguito ad un lungo periodo di abbandono, oggi la Reggia è oggetto di un importante intervento di restauro a cura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Regione Piemonte, che mira a riportare all'antico splendore le strutture architettoniche e i giardini e restituire alla fruizione pubblica, turistica e culturale, la più importante residenza sabauda della Corona delle Delizie.
Info
www.reggiavenariareale.it/index.htm
www.lavenaria.it
www.centrorestaurovenaria.it
www.piemonte-emozioni.it/cultura/ita/residenze_sabaude/venaria.shtml
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