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UrCA è l'acronimo di Urgent Conservation Actions pro Emys orbicularis in Italy and Slovenia, il progetto coordinato dal WWF Italia, che vede tra i partner l'Ente Parchi Emilia Centrale, l'Università di Firenze, l'Università di Modena e Reggio Emilia, l'Università di Pisa, Costa Edutaiment Spa (Acquario di Genova), il Centro Studi Bionaturalistici, il Parco Lombardo Valle del Ticino oltre ai partner sloveni (Soline Pridelava Soli D.O.O. e Javni Zavod Krajinski Park Ljubljansko Barje).
UrCA proEmys ha come obiettivo il miglioramento dello stato di conservazione delle popolazioni italiane e slovene della testuggine palustre europea, una specie considerata a rischio di estinzione: inserita nella Lista rossa dei vertebrati dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) e tutelata dalla Direttiva Comunitaria 92/43 (Direttiva Habitat).
Pratiche agricole di carattere intensivo collegate al prosciugamento delle zone umide, alla regimazione dei corsi d'acqua e alla presenza massiccia di insetticidi e diserbanti nei corsi d'acqua oltre alla competizione con specie esotiche invasive hanno procurato la riduzione e la frammentazione dell'habitat di questa specie.
Per il raggiungimento dei risultati e, in particolare, l'aumento della presenza di Emys orbicularis, grazie alla reintroduzione e al ripristino di ambienti idonei, in grado di sostenere popolazioni vitali, anche dopo la fine del progetto, la partnership comprende alcuni enti di gestione dei siti Natura 2000, tra cui l'Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese.
I siti Rete Natura 2000 interessati dal progetto e gestiti dal nostro Ente-Parco sono:
Nel progetto sono coinvolti, in totale, 55 siti Natura 2000 italiani e sloveni, dove è presente la testuggine palustre europea.
In questi siti sono previsti interventi di ripristino degli habitat, attività di reintroduzione in natura di esemplari di Emys, eradicazione delle specie aliene invasive e azioni di monitoraggio.
In Piemonte, la sua presenza è segnalata sulla fascia lungo il Po che va dalla provincia di Cuneo fino al confine con la Lombardia.
Nel 2016, con il supporto dell'Ente-Parco, un gruppo di erpetologi e naturalisti ha creato il Centro Emys Piemonte che si avvale di un laboratorio presso il Centro studi dell'Ente-Parco alla Palude di San Genuario e di un'area umida nella frazione di Castell'Apertole di Livorno Ferraris (VC).
Il Centro, guidato da Riccardo Cavalcante, si è specializzato nella riproduzione, in ambiente protetto, della Emys orbicularis e nella crescita delle giovani testuggini per i primi anni di vita. Quando le testuggini sono pronte vengono rilasciate in ambienti resi idonei da interventi di riqualificazione ambientale. Il Centro di riproduzione nasce con l'obiettivo di compensare lo scarso successo riproduttivo riscontrato in natura nel nostro territorio.
A questa attività di nursery, si affianca la ricerca scientifica e la didattica oltre alla realizzazione di misure di tutela in stretta connessione con l'Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese, che figura proprio tra i supporter del progetto Life UrCA.
Il Centro Emys sarà oggetto di intervento del progetto Life che ha tra gli obiettivi l'adeguamento (o l'allestimento ex novo) di 7 centri di salvataggio e riproduzione della specie.
La Zona Speciale di Conservazione Ghiaia Grande (Rete Natura 2000) e l'area di Brusaschetto Nuovo in Comune di Camino (AL) saranno interessate dagli interventi di miglioramento delle condizioni dell'habitat naturale della Emys.
Le azioni previste dal progetto consentiranno di raccogliere informazioni sulla base delle quali sviluppare un piano di gestione integrata per la protezione delle popolazioni italiane e slovene, favorendo la conservazione della specie e il ripristino delle popolazioni anche attraverso un programma di monitoraggio.
Per ridurre la minaccia delle specie aliene il progetto prevede un'azione di controllo non cruenta della specie alloctona invasiva TrachEmys scripta nei siti Natura 2000, attraverso un'azione di cattura degli esemplari e il loro affidamento a centri di accoglienza specializzati.
Il rilascio irresponsabile di esemplari di TrachEmys nei bacini idrici da parte di scriteriati proprietari costituisce infatti una minaccia alla Emys, perché pone in competizione la specie autoctona con gli esemplari alloctoni.
Il progetto prevede azioni di sensibilizzazione dell'opinione pubblica riguardo la conservazione della Emys orbicularis e la minaccia rappresentata dall'immissione di specie invasive negli habitat naturali, per cui tutti i soggetti coinvolti nel Life UrCa devono farsi promotori di un'adeguata attività di comunicazione e informazione.