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Se si pensa che le varietà di melo coltivate attualmente sono oltre 10.000 - quasi tutte derivate dal Malus communis, rosacea spontanea nei boschi - si capisce quanto sia vasto l'argomento e come sarebbe improponibile tentare una descrizione dettagliata.
Così è successo per le Mele del Monferrato: quattro varietà a rischio di estinzione, oggi in rilancio grazie alla ricerca di un vivaista-amatore, che ha realizzato il materiale necessario alla propagazione, e alla loro coltivazione in alcune aziende agricole biologiche.
C'è la Canditin-a, tonda e di colore rosso tenue: la sua polpa è bianca, un po' asprigna e molto succosa. La Ciucarin-a, dal giallo che sfuma in rosso, ha una forma allungata e polpa dolce e croccante. La torta di mele "della nonna" è l'impiego classico in cucina del Pom Marcoun, mela rosso-verde dalla polpa croccante e aromatica che si conserva bene per tutto l'inverno sino a marzo.
Di durata ancora più lunga la Ruscai-o, buona fino a maggio: anch'essa è croccante ma non molto dolce, di forma arrotondata e colore verde-giallo venato di rosso.
Per ottenere le migliori caratteristiche organolettiche queste mele andrebbero coltivate a quote superiori ai 200 metri. Per ora la produzione è limitata ad alcune decine di quintali, e la vendita ristretta ai mercati del Monferrato casalese, però la scoperta compensa la "fatica" nel trovarle.