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Il progetto, finanziato dall'Unione Europea e cofinanziato da Fondazione Cariplo, è attuato assieme a una rete di partner che comprende la Rete degli Orti Botanici della Lombardia, l'Università di Bologna e diversi enti parco: Parco Lombardo della Valle del Ticino, Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese, Ente di Gestione delle Aree protette del Ticino e del Lago Maggiore).
Le aree di intervento si trovano in Lombardia e Piemonte, in un ambito territoriale che intercetta i fiumi Sesia, Ticino e Po, in 8 siti Natura 2000, la rete ecologica europea che tutela gli habitat naturali a rischio.
Le "zone aride" della pianura sono poco conosciute, eppure sono importantissime per preservare la biodiversità. E oggi sono habitat a rischio di estinzione.
Le zone aride sono poco note al grande pubblico: non adatte alle attività agricole, spesso sono abbandonate oppure, se tutelate, restano fuori dai canonici percorsi di trekking. Eppure, per chi le conosce, nascondono risorse e bellezza.
Oggi gli habitat delle zone aride sono minacciati, sia per la perdita e la frammentazione dovute alle attività antropiche, sia per l'incuria e l'inquinamento, e molte delle specie vegetali e animali sono a rischio.
Il progetto LIFE Drylands promuove azioni di ripristino di questi habitat sia in ambito istituzionale che sul campo, ma occorre anche sensibilizzare il pubblico riguardo alla necessità di tutelare la biodiversità delle zone aride.
Per saperne di più
Pagina Facebook @lifedrylands
Profilo Instagram @LifeDrylands
Sito web www.lifedrylands.eu