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Interessa il territorio dei Comuni di Basaluzzo (AL), Fresonara (AL), Predosa (AL), Casalcermelli (AL), Bosco Marengo (AL) e Capriata d'Orba (AL).
È inserita in un'area a predominante vocazione agricola, tanto che seminativi e pioppeti in alcuni tratti giungono fin sulle rive dell'Orba, per cui agli ambienti naturali si alternano gli ambienti agricoli. Il manto boschivo è relativamente continuo e si compone di vari tipi forestali: nella zona golenale si trovano porzioni di bosco ripariale ancora integre, dominate da salici e pioppi, mentre nelle zone più asciutte trovano spazio querceti e robinieti. Ristrette aree di greto accompagnano il corso fluviale, mentre sui primi terrazzi, ove i suoli ciottolosi sono esclusi dalle dinamiche fluviali, si sviluppano le formazioni erbose delle praterie aride di greto, in parte colonizzate da vegetazione arbustiva.
Dal punto di vista floristico il torrente Orba è considerato un'area importante a livello nazionale e, in particolare, ospita numerose specie protette dalla L.R. n. 32/1982 tra cui Alyssoides utriculata, Leucojum vernum, Echinops sphaerocephalus, Galanthus nivalis, Iberis umbellata, Thalictrum aquilegifolium e le orchidee Anacamptis morio, Cephalanthera longifolia, Neotinea tridentata e Himantoglossum adriaticum.
Per ciò che riguarda la fauna il gruppo più interessante è quello degli uccelli: la comunità ornitica comprende 211 specie segnalate. Tra quelle presenti in periodo riproduttivo vi sono lo Strillozzo (Emberiza calandra) e l'Allodola (Alauda arvensis) e, in alcuni anni, la quaglia (Coturnix coturnix), specie connesse alla presenza di prati, ambienti divenuti rari in area planiziale.
Di notevole valore è anche la presenza di una colonia riproduttiva di ardeidi - la garzaia di Bosco Marengo - nella quale nidificano l'airone cenerino (Ardea cinerea), la garzetta (Egretta garzetta) e la nitticora (Nycticorax nycticorax), e recentemente, ad anni alterni, anche l'Airone guardabuoi (Bubulcus ibis).
Recente la ricomparsa del Lupo (Canis lupus).
Presente in buon numero l'Oxygastra curtisii, libellula tutelata a livello europeo.
Il Centro visite del Mulino comunale è un edificio storico di cui si hanno notizie sin dal V secolo: prima un piccolo agglomerato di case "con molino" attorno al castello della Comunità del Bosco, poi principale fonte di reddito per la Comunità stessa, venduto a privati e riscattato in seguito dal frate domenicano Antonio Ghislieri, nativo di Bosco Marengo (al secolo Papa Pio V), donato al Comune e da questo affittato. Con alterne vicende, l'attività del Mulino - strettamente legata al corso dell'Orba e al canale d'irrigazione fatto derivare dal torrente - è proseguita durante i secoli fino a una quindicina di anni fa.
L'edificio attuale, che risale agli inizi del '900, è stato oggi ristrutturato grazie a un progetto cui hanno partecipato l'Ente-Parco, la Regione Piemonte e il Comune di Bosco Marengo. Così il pianterreno dell'antico mulino ospita lo spettacolare diorama che illustra l'ambiente della Garzaia della Riserva dell'Orba e un'attrezzata sala multimediale; mentre al primo piano sono stati allestiti il museo ornitologico e il laboratorio didattico-scientifico per le attività di ricerca e di formazione, rivolte anche alle scolaresche. Nel sottotetto, infine, gli uffici e la foresteria.
E' presente un'area camper presso la Cascina Merlanetta
Via Ovada, 42 - 15072 CasalCermelli (AL) - Tel. 0131/279392