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Il breve itinerario consente di raggiungere un'area ad alto pregio naturalistico, con begli affacci sulle rive del Po, dove soprattutto nei mesi invernali è possibile osservare diverse specie di anatre, e scorci sul Rio Corno Chiaro.
Dal ponte sul Po in corrispondenza di Verolengo, compreso tra quello di Chivasso e quello di Crescentino, ci si dirige sulla strada provinciale verso nord e, dopo poche centinaia di metri, si svolta sulla sterrata a destra che corre diritta nei campi. La strada piega poi a sinistra e poco dopo a destra, tiene sulla sinistra un piccolo laghetto e in breve raggiunge un'area attrezzata all'ombra degli alberi, dove è possibile fermarsi per un pic nic. Si prosegue quindi all'interno dell'area attrezzata, per continuare poi lungo un percorso ginnico, ormai in disuso, con il Rio Corno Chiaro sulla sinistra e i campi sulla destra. Man mano si piega sulla destra e si raggiungono le rive del Po, proprio di fronte alla Riserva del Baraccone. Avvicinandosi con cautela è possibile fare interessanti osservazioni con l'avifauna del fiume, qui caratterizzato da bei ghiareti e boschetti ripariali. Continuando sulla sterrata a sinistra, ci si allontana nuovamente dal Po per arrivare poi a un guado sul Rio Corno Chiaro dove le sue acque si allargano formando un ambiente molto suggestivo. Si tratta di un corso d'acqua alimentato in parte dal Canale Cavour e in parte da una risorgiva. Lungo in tutto circa 15 chilometri, forma lungo il suo corso 3 lanche, di cui una proprio in corrispondenza del guado. Si può continuare ancora per un breve tratto sulla destra, senza passare il guado, fino ad avvicinarsi nuovamente alle acque del Po. Ben presto la strada si perde nella vegetazione e il percorso diventa impegnativo (4 km circa).
Si torna poi per il medesimo itinerario all'area attrezzata, per poi seguire la strada sulla destra, attraversare il Rio Corno Chiaro e incontrare un'altra strada sterrata. La si prende sulla sinistra e dopo un centinaio di metri si raggiunge la strada provinciale che si segue nuovamente a sinistra fino a fare ritorno al punto di partenza, al ponte sul Po (6 km circa).
(Testo di Stefano Camanni)