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Della rarità della piana di S. Sebastiano già si è detto. Il rischio qui è di una sua progressiva erosione prodotta da disgregazione insediativa. Qui il paesaggio è perfetto; è l'urbanistica che corre il rischio dell'imperfezione. Quest'area, che comprende la fascia fluviale, la piana agricola e le colline che la fronteggiano e che si aprono nella valle per Casalborgone, dovrebbe essere fatta oggetto di un piano paesaggistico particolareggiato, che disciplini innanzitutto l'edificazione, evitando che vada ad intaccare le parti più caratterizzanti del paesaggio di questi luoghi e che preservi la ricca dotazione di beni architettonici che costellano la collina, a cominciare dal contesto del Castello della Villa di S. Sebastiano.