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Com’è andata il 15 maggio al Sabato nei villaggi a Pontestura

( 19 Maggio 2021 )

Il secondo appuntamento primaverile si è svolto sotto un cielo carico di nubi, che non hanno per nulla scoraggiato i partecipanti.

La meta era il Bosco di Roleto, che deve il nome alla presenza di numerose querce, dal piemontese “rul” che significa quercia. Nel bosco i visitatori hanno fanno incontri molto speciali: prima con due “soggetti” tipici pontesturesi, messi in scena in un breve e apprezzato momento teatrale offerto dalla locale “Compagnia della polvere”. L’incontro dell’abitante di Pontestura, più cittadino, con il contadino abitante la cascina fuori paese è stata l’occasione per offrire uno spaccato di vita del passato non troppo remoto, con abitudini, modi di dire, cibi e mestieri rievocati nel dialogo tra i due uomini. Pubblico e attori si sono divertiti richiamando alla memoria parole dialettali utilizzate per descrivere azioni, abitudini e i teneri ricordi dei nonni e degli anziani di paese.

Penetrando nel fitto del Roleto, gli studiosi locali hanno illustrato la storia del bosco che, in origine era una “partecipanza” analoga a quella di Trino, concessa dai Marchesi del Monferrato agli abitanti di Pontestura, per l’aiuto prestato: gli abitanti avevano quindi la possibilità di vincere la sorte, e quindi far legna. Emozionante è stato radunarsi intorno alla grande farnia, soprannominata Robespierre, che ha una circonferenza di oltre 3 metri e una considerevole altezza.

Il successivo incontro, ai limiti di un prato digradante verso la frazione Castagnoni, è stato con il geologo Carlo Giraudi, che ha condotto i partecipanti in un viaggio nel tempo quando le colline erano sommerse nell’antico mare padano. Nel gennaio del 1982 furono scoperti i resti di un antico elefante, che emergevano da un fronte di cava attiva in quel periodo. E le piante? Giraudi ha mostrato i resti di un albero fossile, una ricerca ancora tutta da svolgere potrebbe fornire ulteriori informazioni sul passato di questi luoghi.

Il Sabato nei villaggi ha ormai consolidato un rapporto di conoscenza e fiducia da parte del pubblico – che spazi dal casalese al torinese - interessato a conoscere luoghi più o meno vicini a casa, e a scoprire  arte, artigianato, scienza della terra,...

Anche il territorio protetto ha avuto il suo spazio, la guardiaparco Paola Palazzolo ha spiegato il ruolo dell’Ente-Parco, il significato dell’attività di tutela e la mutata percezione della cittadinanza locale nei confronti dell’istituzione.

Il Parco del Po piemontese, che organizza la rassegna grazie al contributo della Fondazione CRT, invita le persone che non hanno potuto prender parte a questo appuntamento a iscriversi al prossimo incontro che si svolgerà, sempre con la guida Anna Maria Bruno, sabato 22 maggio, e avrà come mete Trino e Pobietto.

I partecipanti al Sabato nei Villaggi a Pontestura (Foto di Maria Teresa Bergoglio)
I partecipanti al Sabato nei Villaggi a Pontestura (Foto di Maria Teresa Bergoglio)
 
Sabato nei Villaggi a Pontestura (Foto di Maria Teresa Bergoglio)
Sabato nei Villaggi a Pontestura (Foto di Maria Teresa Bergoglio)
 
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