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Progetto LIFE Insubricus

(LIFE19 NAT/IT/000883). Un progetto per il pelobate fosco insubrico e per il nostro futuro

Il progetto prende il nome dal Pelobates fuscus insubricus, un piccolo animale considerato in Pericolo (EN) dalla Lista Rossa della IUCN e che risulta specie prioritaria della Direttiva Habitat. Purtroppo rischia di estinguersi in tempi brevi perché gli ambienti nei quali vive si stanno riducendo a una velocità drammatica. Questo piccolo rospo è anche chiamato "Rospo della vanga" per lo specifico "attrezzo" (chiamato "tubercolo metatarsale") posto nelle zampe posteriori, che usa proprio come una vera e propria vanga, per scavare le profonde gallerie, dove trascorre gran parte dell'anno, dalle quali esce solo per nutrirsi e riprodursi.

Le zone umide sono habitat che stanno scomparendo un po' ovunque, anche per l'innalzamento delle temperature dovuto al cambiamento climatico. Investire per salvaguardare questa specie, che è una rarità (il pelobate fosco è raro in Europa, ma la sottospecie pelobate fosco insubrico vive solo in Italia), significa investire sul futuro del nostro pianeta.

LIFE insubricus è un grande progetto, che riguarda un territorio molto vasto, composto da ben quattordici Siti Natura 2000 tra la Lombardia e il Piemonte, regioni alle quali appartengono la maggior parte dei siti dove la specie ancora sopravvive. Il progetto è coordinato dal Parco Lombardo della Valle del Ticino ed ha quali partners l'Ente di gestione del Parco Paleontologico Astigiano, la Città Metropolitana di Torino, Eleade Società Cooperativa, Istituto Delta - Ecologia Applicata, il Parco Pineta Appiano Gentile-Tradate, l'Ente di gestione Aree protette del Ticino e Lago Maggiore e l'Ente di gestione delle Aree protette del Po torinese.

Con questo LIFE, finanziato in buona parte dall'Unione Europea, nei prossimi cinque

anni si interverrà per migliorare molte aree umide in cui vive il nostro piccolo principe dei rospi, ma anche per formare volontari ed "erpetologi junior" (gli erpetologi sono coloro che studiano rettili e anfibi), i quali prenderanno parte ai lavori di monitoraggio e ripopolamento, a fianco del personale tecnico specializzato, gli "erpetologi senior". L'intero progetto ha un bilancio di oltre 5 milioni di euro. L'Ente di gestione delle Aree protette del Po torinese ne disporrà di quasi un quinto.

Le aree incluse nel progetto sono il Po Morto di Carignano, il Baraccone (o Confluenza tra Po e Dora Baltea), Le Riserve naturali del Mulino Vecchio e dell'Isolotto del Ritano (lungo la Dora Baltea) e il Lago di Bertignano (vicino a Viverone), quet'ultimo preso in carico anche se tecnicamente non fa parte del territorio gestito dall'Ente-Parco.

Le attività sono iniziate il primo ottobre 2020 e termineranno il 31 dicembre 2026.

Sito ufficiale del progetto

LIFE Insubricus è su RaiPlay!
Il progetto è stato presentato nella trasmissione Geo da Valentina Parco, uno dei tecnici ch stanno lavorando per il pelobate (e per tutti noi).
Se non avete potuto ascoltare la puntata in diretta, la potete trovare su Raiplay: www.raiplay.it/video/2020/10/Geo-117a8468-72e7-48d9-ba05-572da7bcd9a0.html
Il servizio inizia circa al 25° minuto (sulla barra di avanzamento è indicato -1:51:00). Buona visione!

Pelobate fosco insubrico maschio
Pelobate fosco insubrico maschio
(foto di: Paolo Eusebio-Bergò)
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