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La "Foresta condivisa del Po piemontese" è uno degli obiettivi di un percorso iniziato trent'anni fa e ancora in divenire, che consiste nella messa a dimora di migliaia di alberi e arbusti locali e nella riqualificazione ambientale di centinaia di ettari di terreni, in gran parte pubblici. Tutto ciò grazie all'impegno degli Enti di gestione delle Aree protette del Po vercellese-alessandrino e delle Aree protette del Po torinese che, unendo le proprie esperienze, hanno composto, a partire dal 1° gennaio 2021, il Parco naturale del Po piemontese, asse portante delle Aree protette del Po piemontese, un corridoio ecologico che si estende per circa 200 km, da Casalgrasso fino ai confini con la Lombardia (confluenza Po-Scrivia) e che interessa il territorio di 53 comuni in 4 province.
Questa foresta è stata definita "condivisa" proprio perché tutti possono contribuire a costruirla, diventandone partner, a partire dalle Istituzioni sino al semplice cittadino, dalle aziende agricole, alle imprese private, alle associazioni.