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LIFE Insubricus al lago di Bertignano: siglati accordi con diciotto proprietari di terreni per tutelare il pelobate e la biodiversità

( 06 Febbraio 2023 )

Il progetto europeo LIFE Natura LIFE19 NAT/IT/000883 “Life Insubricus urgent actions for long-term conservation of Pelobates fuscus insubricus in the distribution area”, avviato il 1° ottobre 2020 e con termine al 31 dicembre 2026, fa passi avanti anche nella Zona Speciale di Conservazione IT1130004 “Lago di Bertignano (Viverone) e Stagno presso la strada di Roppolo”.

L’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese ha siglato convenzioni per l'attuazione di interventi urgenti per la conservazione a lungo termine del pelobate fosco insubrico nel suo areale di distribuzione. Ogni convenzione, che riguarda terreni che si trovano all’interno e in alcuni casi a ridosso del sito di Rete Natura 2000, terminerà trascorsi 20 anni dalla data di conclusione del progetto, ma potrà essere rinnovata con un ulteriore accordo tra le parti. In questo modo si pongono le basi per una crescita delle popolazioni anche nel periodo successivo alla conclusione del LIFE e in senso più esteso si interviene per tutelare l’ambiente e la biodiversità.

L’importanza di questo raro anfibio è riconosciuta a livello europeo e la sua presenza dimostra la permanenza di una buona condizione ambientale e naturale del territorio. Il Pelobate fuscus insubricus è una specie storicamente diffusa nel nord Italia e in ridotte aree di Svizzera (Canton Ticino) e Croazia, la cui presenza ha subito una forte regressione nell’ultimo ventennio: in Italia è stata confermata in soli 15 siti: 8 in Piemonte, 2 in Lombardia, 2 in Veneto e 3 in Emilia-Romagna.

Ad oggi hanno aderito all’iniziativa di tutela e conservazione dei siti riproduttivi del raro anfibio diciotto privati e Terna, che nei dintorni del lago di Bertignano ha un’area di addestramento dei suoi operai, è stata la prima a sottoscrivere la convenzione. A loro va un ringraziamento sentito, il coinvolgimento dei privati nelle azioni di tutela della specie e più in generale nel miglioramento dell’ambiente in cui anche gli anfibi vivono è fondamentale, anche per la sopravvivenza dell’uomo.

Occorre aggiungere che si è attivato fin da subito anche il Comune di Roppolo il quale ha deliberato la richiesta alla Regione Piemonte di ricomprendere all’interno dell’area protetta tutto il territorio in cui si trova il pelobate. Il Comune si è anche mosso per la sensibilizzazione: la scorsa primavera ha infatti tenuto, insieme all’Ente-Parco, presso il Castello di Roppolo, un evento informativo pubblico che ha favorito le adesioni.

L’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese svolgerà gli interventi, tutti finanziati da LIFE Insubricus, pur restando la gestione del sito in capo alla Regione Piemonte. Le operazioni consisteranno in piccole escavazioni di maceratoi, nella risagomatura degli stagni già esistenti, nella posa di sistemi di regolazione del flusso d’acqua (chiuse, paratoie) e nella riprofilatura di fossi.

Il Parco Lombardo della Valle del Ticino è beneficiario coordinatore di FILE Insubricus mentre in qualità di Beneficiari associati, oltre al Parco del Po piemontese, sono coinvolti: Ente di Gestione del Parco Paleontologico Astigiano, Ente di gestione delle Aree Protette del Ticino e Lago Maggiore, Ente di gestione delle Aree Protette dell’Appennino Piemontese, Parco Pineta di Appiano Gentile, Città Metropolitana di Torino, Istituto Delta Ecologia Applicata srl e Società Cooperativa Eleade.

Lago di Bertignano, con la struttura aerea di addestramento Terna (Foto di Andrea Miola)
Lago di Bertignano, con la struttura aerea di addestramento Terna (Foto di Andrea Miola)
 
Alcune delle proprietarie private che hanno aderito (Foto di A. Miola)
Alcune delle proprietarie private che hanno aderito (Foto di A. Miola)
 
Lago di Bertignano (Foto di Andrea Miola)
Lago di Bertignano (Foto di Andrea Miola)
 
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