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Il percorso ha inizio da Piazza Giovanni delle Bande Nere a Torino e segue la Strada di Mongreno, fiancheggiata da piccole vecchie case, come quella al n. civico 48, risalente almeno al Settecento. Sulla sinistra, in fondo a Via Brighenti (a lato della scuola elementare Vittorio Amedeo II), si può notare l'ingresso di Villa Sassi, ornato di statue; in fondo al parco è visibile la villa settecentesca. Dopo pochi minuti si svolta a sinistra (attraversando il rio) per Strada del Cartman. Di fronte, la gialla costruzione che si vede oltre il viadotto della camionale per Chieri è "Il Capriglio", villa risalente al XVII secolo, la cui proprietà, probabilmente di Vittorio Amedeo II, fu nascosta sotto il nome di un cortigiano: Melina di Capriglio. Il nostro itinerario passa di fronte a Strada delle Traverse, antico percorso prenapoleonico per Superga, e segue Strada del Cartman, serpeggiante a lato del rio, ombrosa, tranquilla e soggetta a poco traffico.
Si susseguono gruppi di case antiche, con orti e giardini assai curati. Proseguendo il percorso si prende la Strada Tetti Bertoglio, che si dirama a sinistra, in salita, con alcune curve. Dopo alcune case si attraversa la camionale su uno stretto ponte in cemento armato oltre il quale si raggiunge la borgata di Tetti Bertoglio. Sebbene le modeste case di ex "particolari" (piccoli proprietari contadini) siano state in parte restaurate ad uso residenziale, l'aspetto agreste della borgata si è conservato. Superato l'abitato, la strada si riduce a viottolo, come era un tempo, e attraversa una zona boscata. Dopo avere aggirato la recinzione di una villa, la strada torna a farsi larga fino allo spigolo ovest del giardino terrazzato del Beria Grande, villa settecentesca situata su un vasto e soleggiato pianoro. Da qui il percorso è segnalato con un'orma verde su fondo bianco. Costeggiando il muro di recinzione in direzione nord e passando a fianco della cappella costruita nel 1788 dall'architetto Rocca, si arriva ai piedi di una piccola borgata. Si prosegue a sinistra, su strada, attraversando la piccola borgata di Tetti Canera e raggiungendo la Strada di Superga nei pressi della fermata della tramvia a dentiera a Pian Gambino. Giunti sulla strada per Superga, si prosegue in salita su asfalto fino al bivio per Baldissero. Arrivati al bivio, anziché proseguire sulla strada carrozzabile per Superga, fiancheggiata da piloni votivi, si prende la rampa in cemento al cui inizio sono presenti una fontanella, accanto ad un'antica pietra indicatrice ed al cartello "Strada Basilica Superga". Per questa antica strada, su cui passò tutto il materiale per la costruzione della Basilica di Superga (pietre, sabbia, calce, mattoni, e perfino l'acqua portata a dorso di mulo), si raggiunge la basilica, passando a fianco del "Prà Grand".