- Collaborazioni e progetti speciali
- Ente+
- Idrologia e geomorfologia
- Urp
Definizione
Raro vino rosso piemontese, il Collina Torinese Cari o Pelaverga ha gradazione alcoolica di 10°, acidità del 5 per 1000; il colore è cerasuolo/rubino confetto piuttosto scarico; il profumo è fragrante dell'uva di origine, con una nota acidula, che tende leggermente alla ciliegia cotta; le stesse sensazioni si ritrovano in bocca, con sapore dolce, gradevole, leggermente aromatico e caratteristico; la temperatura di servizio è di 8°, fresco ma non freddissimo per non perdere la fragranza dei profumi.
Il Collina Torinese Cari o Pelaverga ha un contenuto di vino da vitigno Cari Pelaverga minimo dell'85%. Il vitigno Cari Pelaverga è una rarità ampelografica che appartiene alla famiglia del pelaverga, una delle cultivar minori più interessanti del Basso Piemonte. Recenti ricerche hanno riscontrato una sostanziale identità tra il cari e il pelaverga saluzzese o pelaverga di Pagno, mentre sono varietà specifiche il pelaverga di Verduno e quello del Canavese o peilavert. Un tempo molto diffuso in Piemonte, oggi il Cari è coltivato quasi esclusivamente nel Saluzzese e nel Chierese dove ha la sua zona d'elezione nel territorio comunale di Baldissero Torinese. Il Cari è un vitigno dal medio vigore, normalmente allevato a controspalliera, con una produttività buona anche se non costante. Oggi l'uva del Cari viene prevalentemente vinificata in uvaggio con altri vitigni locali a bacca rossa, non aromatici, raccomandati e o autorizzati per la provincia di Torino, fino ad un massimo del 15%. Alcuni produttori tuttavia lo vinificano in purezza, ottenendo un vino rosso-rosato, dalla gradevole tonalità rubino-violacea, dal profumo caratteristico e dall'acidità moderata, secco o lievemente amabile a seconda della tecnica di vinificazione adottata.